_AZIONI

 

INQUADRAMENTO CONOSCITIVO DELL’AREA DI INTERVENTO:

ASPETTI POLITICO SOCIALI

ASPETTI NATURALISTICI

 

FATTIBILITA’ INTERVENTI

FATTIBILITA’ TECNICA

FATTIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA

FATTIBILITA’ GIURIDICO AMMINISTRATIVA

FATTIBILITA’ POLITICO SOCIALE

  SINTESI FINALE
 

HOME - Contesto territoriale

IL CONTESTO, TRA PIANURA E SISTEMA PREALPINO


Il modello proposto per lo Studio di fattibilità della realizzazione di un corridoio ecologico tra Parco del Campo dei Fiori e Parco del Ticino, ovvero tra pianura e sistema prealpino, prevede di coniugare studi scientifici e analisi tecnico-urbanistiche del territorio. L’intero Studio rappresenta un approfondimento operativo del progetto Natura 2000 VA, e parte dal principio di base che la connessione ecologica degli ecosistemi svolge una funzione prioritaria per la conservazione della biodiversità. Il progetto nasce dall’esigenza di applicare una vera e propria strategia per mutare l’atteggiamento generale verso la gestione del territorio, a tutt’oggi improntata su una logica di breve periodo incapace di prescindere da un’ottica antropocentrica.
La comunità scientifica che si occupa di conservazione della biodiversità è unanime nel denunciare una situazione di forte e progressivo degrado che trova nella perdita di habitat naturali per antropizzazione e quindi frammentazione del territorio la sua causa principale, in particolar modo nella valle padana. Attraverso la direttiva “Uccelli” (79/409/CEE) e “Habitat” (92/43/CEE), l’UE ha da tempo adottato una strategia di conservazione basata sul concetto di Rete Ecologica attraverso l’implementazione di Rete Natura 2000.
Questo concetto si sta affermando anche presso gli enti deputati alla gestione del territorio, tanto che sia Regione Lombardia (Piano Territoriale Regionale) che Provincia di Varese (Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Varese) hanno adottato questo concetto nei propri strumenti di pianificazione. Tuttavia, è necessario con urgenza uscire dall’ambito di indirizzo per giungere alla realizzazione concreta della Rete, realizzazione che non può prescindere da un attivo coinvolgimento delle aree naturali protette già esistenti nonché dei Comuni, verso una visione capace di superare le logiche localistiche. Il presente Studio di fattibilità persegue gli obiettivi qui sopra enunciati attraverso una strategia che si può sinteticamente esprimere nei seguenti punti:

• Studio della struttura della Rete Ecologica a partire dalle componenti faunistiche e vegetali;
• Individuazione puntuale sul territorio delle componenti della Rete;
• Interventi di riqualificazione ambientale, sia in ambiente naturale che in ambiente agricolo;
• Interventi di deframmentazione del territorio in presenza di infrastrutture viarie o insediative su varchi critici;
Coinvolgimento degli attori portatori di interessi nel percorso di realizzazione della Rete Ecologica;
Diffusione dei concetti tecnico-scientifici che sostengono la Rete ecologica, che emergeranno dallo Studio di fattibilità, presso tutti i soggetti che si occupano di pianificazione territoriale della Provincia di Varese;
• Creazione del consenso nell’ambito dell’intera comunità locale;
Monitoraggio.

A seguito di un’analisi delle necessità reali di connessione e di prefattibilità, sono stati individuati due corridoi ove si ritiene opportuno concentrare gli interventi di deframmentazione: si tratta di due corridoi orientati N-S che mettono in connessione l’area sorgente del Parco del Campo dei Fiori – Lago di Varese – Palude Brabbia con il Parco del Ticino. La scelta di orientare gli interventi su questi due corridoi dipende dall’importanza ecologica degli stessi ed anche dall’effettiva realizzabilità degli interventi, valutata preliminarmente. Lo Studio di fattibilità prevede un’attenta analisi comparativa tra il corridoio Ovest e il corridoio Est. Sarà determinante la scelta dei pesi da attribuire alle diverse variabili:

• componente ambientale;
• costo complessivo delle opere di riqualificazione e difficoltà tecniche;
• stato della pianificazione esistente (previsione di insediamenti o infrastrutture);
• stato del consenso;
• potenzialità in termini di turismo ambientale;
• condizione socio-economica del territorio;
• ecc.

A livello pratico verrà realizzato uno studio di fattibilità per ognuno dei due corridoi, e quindi avverrà la comparazione. La metodologia organizzativa per l’esecuzione dello studio di fattibilità prevede, già nella fase preliminare (vedi parti sotto descritte), l’individuazione di un gruppo di lavoro composto da enti, organizzazioni e società con ampia esperienza in campo ambientale, ingegneristico e urbanistico, alcune delle quali hanno già preso parte al progetto Natura 2000 VA. L’ampiezza della compagine garantirà la multidisciplinarietà necessaria per la realizzazione dello Studio di Fattibilità.
Ogni professionista svolgerà azioni specifiche, inerenti alla propria esperienza di settore, inoltre ciascun componente si interfaccerà con gli altri membri del gruppo di lavoro per le parti di propria competenza. Prevediamo di costituire un tavolo di lavoro permanente composto da tutti gli attori partecipanti al progetto, che regolarmente verrà convocato per aggiornare sugli stati di avanzamento delle diverse indagini. Inoltre per garantire una diffusione più veloce, economica e capillare delle informazioni verrà attivata una mailing list ad hoc. Capofila e responsabile di Progetto sarà la Provincia di Varese, a cui competerà il coordinamento diretto delle azioni qui previste, compresa la revisione scientifica e la rendicontazione. Per tali attività è stata attivata una collaborazione specifica ex-novo.

Tempi di esecuzione dello studio di fattibilità: 12 mesi (settembre 2009 – settembre 2010). Consegna di una relazione di stato di avanzamento del Progetto (relazioni di dettaglio disponibili e relazione di sintesi intermedia): fine aprile 2010.

Comunicazione web: Marco Tessaro
Soggetto referente: Provincia di Varese, Settore Ecologia ed Energia